(Sfogo) Aprire un blog per me è come…

…quando ad uno torna la voglia di fumare! È un periodo in cui mi sento schiacciato dalle tante sfide che DEVO superare, mi accorgo quanto il mondo corre e quando sia esigente. Sono una persona che ama il mondo wired; sono per l’informazione e per l’istruzione. Mi accorgo però, da maturando, quanto sia sbagliato il nostro sistema scolastico.

Interazione con la realtà, con la natura e con l’attualità, sono tutte cose che rinunci a fare non appena decidi di iscriverti in una scuola. Carrellate di informazioni che servono solo per essere dimenticate, per compilare un programma di fine anno e sigillare la busta paga dei professori.

La cosa più grande che insegna la scuola è l’alienazione.

È qui che entra in gioco un componente che mi tiene aggrappato al reale, a volte quasi ideale. Si tratta per assurdo, ma non così tanto,  di Internet: il mondo virtuale come specchio del reale. Ma proprio per questo punto mi chiedevo se le informazioni che ci vogliono far credere essenziali siano meno virtuali. La cultura (in) generale è un patrimonio grandioso, ma se in 10 anni di progresso infinito il programma scolastico di 5 anni di un Liceo rimane lo stesso, come si può credere nell’istruzione come mezzo per affrontare la quotidianità?

Volevo scrivere un articolo sul perché aprire questo blog, ma il mio stato d’animo attuale ha guidato le mie dita in questo sfogo. Ah, il titolo l’ho modificato alla fine!

p.s. la risposta in ogni caso si legge tra le righe. Muovere rapidamente le dita sulla tastiera funziona come anti-stress, poi se ci scappa qualcosa di interessante meglio ancora.

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