Rest in P.C

È da un po’ di tempo che mi chiedo come mai questa improvvisa svalutazione del Desktop. Sinceramente sono preoccupato ma fondamentalmente dispiaciuto dal fatto che tutti, e dico praticamente tutti, stanno seguendo una linea di sviluppo che sinceramente non gradisco.

Il classico Desktop/Scrivania sta pian piano scomparendo dappertutto, partendo da GNOME-Shell arrivando ai recentissimi Chromebook. Le cosiddette cloud sembrano essere il futuro, ma ritengo che troppe nuvole sopra la nostra testa se si scontrano fanno solo danni. Avere tutto nella propria casetta, chiusa bene a chiave, penso sia ancora la cosa migliore.

L’idea comune che spinge gli sviluppatori a creare prodotti come GNOME-Shell, ChromeOS, Unity ecc. è basata sulla voglia di rendere i procedimenti sempre più semplici e intuitivi. Ma sono convinto che non è il numero minimo di click necessari per compiere un’operazione che determina il livello di un prodotto ma quanto questa operazione sia intuitiva nel farla.

Sono anche convinto che la Scrivania sia stata abbandonata troppo frettolosamente; mentre sto scrivendo al computer ogni tanto mi fermo per controllare il mio HTC, riponendolo alla fine sulla scrivania e a causa di una forte allergia sono spesso costretto a soffiarmi il naso, prendo il pacchetto e lo ripongo sulla scrivania. Se devo trascrivere un documento sul computer tengo il mio foglio di carta sulla scrivania. Insomma certe cose mi piace averle a portata di mano così che posso trovarle immediatamente e senza andare a cercare in vari scompartimenti.

Credo che questo discorso possa ancora avere un forte significato anche nell’ambiente virtuale.

L’ultimissima critica non posso non farla a Unity, l’ultimissima “shell interface” di casa Ubuntu. No no e poi no. Di critiche a Unity se ne trovano a migliaia sulla rete, io volevo limitarmi a dire che un prodotto pensato e progettato per netbook, strumenti di 7 massimo 10 pollici, non può essere forzatamente/brutalmente/spudoratamente adattato a una versione desktop. Mi chiedo perché nella versione desktop di Ubuntu troviamo un software ideato per un dispositivo meno performante sotto ogni aspetto. È come avere la presunzione di dire che una ferrari e un modellino della micro machines sono la stessa cosa.

Anche se in maniera molto diversa, la Apple sta facendo una cosa simile con la prossima versione di Mac OS X Lion cioè quella di adeguarsi il più possibile al sistema operativo iOS. Non sono molto informato su questa questione ma sono molto pessimista già da ora.